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Diversità e inclusione in azienda: come rendere felici e produttive le risorse umane

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Quando l'applicazione dei valori etici viene analizzata anche attraverso il metro dell'economia, si scopre che la felicità produce valore. In questo caso, diversità e inclusione nelle imprese rappresentano non solo un’occasione da cogliere dal punto di vista umano e sociale, ma anche un’opportunità di sviluppo del business. 

 Secondo un recente rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, è stato dimostrato che “elevati livelli di diversità e inclusione all'interno delle imprese sono associati ad un aumento dell'innovazione, della produttività e delle performance". 

A mettere in luce la correlazione fra riduzione delle disuguaglianze e aumento della produttività è Luiz Rohden, nell’articolo pubblicato dalla BAR-Brazilian Administration Review su “Inclusione e diversità nelle aziende: Premesse per massimizzare la qualità della vita e la redditività”.


Diversità e inclusione, i Goals di Agenda 2023 
 

A proposito di Risorse umane e felicità, secondo Rohden sono due gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU che, in particolare, possono incidere su diversità e inclusione nelle imprese come valore da sviluppare. Si tratta del Goal 5 Parità di genere e del Goal 10 Riduzione delle disuguaglianze. In entrambi i casi, favorire l’empowerment femminile ed eliminare la discrinimazione significa aprire l’organizzazione a contributi diversi in termini di idee e punti di vista, sviluppare le potenzialità di tutti e creare un ambiente di lavoro in cui l’uguaglianza è un valore percepito e attuato concretamente attraverso un modello collaborativo. 

Questo approccio all’insegna di inclusione e diversità crea terreno fertile per l'innovazione, la produttività e la felicità dei dipendenti. Sviluppa una leadership collaborativa che favorisce il lavoro di squadra e un clima di fiducia, migliorando l’attrattività e la retention dei talenti. 

L’effetto positivo sulla salute organizzativa si riflette poi anche sul successo finanziario.


Diversità e inclusione per attrarre le “migliori” risorse umane
 

Secondo Martha Nussbaum, il livello di sviluppo di un paese non può essere misurato solo dal suo PIL in termini economici, ma dal crescere della qualità della vita delle persone, che è strettamente legato al loro accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria e alla conservazione dell'ambiente. 

Nel rapporto sempre più “circolare” fra azienda e contesto in cui opera, le azioni per aumentare la qualità della vita delle persone giocano un ruolo attivo anche all’interno delle imprese, che possono così contare sulle “migliori” risorse umane, in termini di dispiegamento del loro potenziale. Le migliori risorse umane, infatti, sono quelle più felici perché dipendenti risentiti o frustrati non hanno né la motivazione, né la forza di lavorare in modo più produttivo.   

Inoltre, per attrarre e trattenere talenti, l’impresa deve offrire ampie prospettive ed essere in grado di rispondere ai valori con cui le persone si sentono allineate. L’attenzione a diversità e inclusione è parte di questo approccio, anche perché riesce a favorire in modo concreto la presenza di una pluralità di competenze, che rende più competitiva l’impresa negli scenari globali.


Diversità e inclusione, a partire dalla leadership
  

Incentivare la libertà rispetto alla propria identità e modo di lavorare; aumentare la motivazione nelle persone; creare squadre forti di una pluralità di competenze; puntare su alte prestazioni e innovazione. Sono tutti fattori che possono essere promossi da una leadership inclusiva, che è in grado di massimizzare i benefici di diversità e inclusione, attraverso maggiore propensione a collaborazione e innovazione, verso il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. 

Dagli studi evidenziati da Rhodes, poi, emerge come le aziende attente a diversità e inclusione siano anche quelle più impegnate nella ricerca delle best practice di gestione e leadership. Si tratta di approccio che incide notevolmente sulla qualità dell’organizzazione, tendenzialmente più sana, quindi sull’efficienza produttiva e sulle performance finanziarie. 

L’azione della leadership, da sola, non basta, come non sono sufficienti normative e regolamenti. Ciò che fa la differenza è agire un cambio culturale che parte dall’individuo e incide sull’azienda. In questo senso è fondamentale il ruolo dell’istruzione, capace di diffondere valori di inclusione e diversità, per costruire una società più equa ed economica e migliorare la qualità della vita per tutti, dentro e fuori l’azienda. 


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