Negli ultimi anni, la maggiore consapevolezza delle persone riguardo all’impatto che la produzione di beni e servizi può avere sul cambiamento climatico o sul benessere di intere comunità, ha portato ad una crescente attenzione al tema della sostenibilità aziendale, spingendo di fatto aziende grandi e piccole verso un cambiamento dei propri processi. Nel contesto aziendale, la sostenibilità, ovvero la capacità di “assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”, è riferita all’impegno di dare vita a un modello di business responsabile che concili profitto e rispetto ecologico, sociale e di governance.
Lo scopo è garantire uno sviluppo sostenibile capace di accrescere la propria competitività e il prestigio nei riguardi dei clienti e degli stakeholders, senza compromettere le risorse e gli equilibri a lungo termine e rispondendo ai requisiti previsti dalla legge e dai regolamenti comunitari in materia di criteri ESG (Environmental, Social and Governance).
Le tecnologie digitali rappresentano un fattore chiave per abilitare il percorso di trasformazione sostenibile. La combinazione strategica di sostenibilità e adozione delle tecnologie digitali racchiude un potenziale immenso per la generazione di un impatto ambientale e sociale positivo, garantendo al tempo stesso la sostenibilità a lungo termine delle micro, piccole e medie imprese.
La digitalizzazione consente alle imprese di integrare pratiche sostenibili nelle loro operazioni, promuovendo l’efficienza delle risorse e riducendo al minimo la propria impronta ecologica. Sfruttando tecnologie come l’analisi dei dati, l’Internet delle cose (IoT), il cloud computing e l’Intelligenza Artificiale (AI, Artificial Intelligence), le imprese possono infatti ottimizzare il consumo energetico, ridurre al minimo gli sprechi e prendere decisioni informate che supportino processi di produzione sostenibili.
L’adozione di queste tecnologie non apporta soltanto benefici all’ambiente, ma migliora anche l’efficienza operativa e il rapporto costo-efficacia produttiva per le aziende. Questi benefici si estendono anche alle catene di approvvigionamento.
Grazie alla digitalizzazione, utilizzando la tecnologia blockchain, le aziende possono migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena di fornitura, garantendo un approvvigionamento etico, pratiche commerciali eque e una produzione responsabile.
Questo livello di trasparenza accresce la fiducia degli stakeholders e soddisfa la crescente domanda dei consumatori di prodotti e servizi sostenibili. Oltre alle considerazioni ambientali, la digitalizzazione consente alle aziende di dare priorità alla sostenibilità sociale. Attraverso le piattaforme digitali e l’e-commerce, le imprese possono raggiungere mercati più ampi, connettersi con consumatori socialmente consapevoli e comunicare le loro iniziative di sostenibilità in modo efficace, mostrando il proprio impegno nei confronti della responsabilità sociale, delle pratiche lavorative eque e del coinvolgimento della comunità, e creando un’immagine positiva del marchio che fidelizza i clienti.
L’integrazione delle tecnologie digitali facilita, inoltre, lo sviluppo di soluzioni innovative con le quali affrontare le sfide della sostenibilità in ambito sociale.
Intelligenza artificiale e analisi dei dati permettono di identificare i bisogni sociali, creare prodotti o servizi sostenibili e contribuire al miglioramento benessere delle comunità, favorendo il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030, obiettivi per i quali proprio il digitale e le sue applicazioni pratiche possono giocare un ruolo di primo piano. In particolare, queste due tecnologie si rivelano strumenti preziosi per la rilevazione e misurazione delle criticità, per la prevenzione, per l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione degli sprechi in ogni ambito industriale.
Ad esempio, utilizzando la manutenzione predittiva basata sull’Intelligenza Artificiale, le aziende possono ottimizzare l’utilizzo delle apparecchiature, ridurre al minimo i tempi di inattività degli impianti ed estendere il ciclo di vita delle proprie risorse, riducendone la necessità di sostituzioni.
Per le aziende, tuttavia, intraprendere un percorso di digitalizzazione sostenibile, che integri in modo efficace sostenibilità e digitalizzazione, comporta la necessità di compiere una serie di passi e di azioni volte ad individuare e misurare le proprie attuali capacità digitali, identificare le aree di miglioramento e promuovere una cultura dell’innovazione all’interno delle loro organizzazioni.
Un percorso non semplice, né immediato soprattutto per le PMI. I casi d’uso e le best practice già presenti sul mercato, spesso, infatti, si concentrano sulle grandi aziende o forniscono linee guida generali che potrebbero non risolvere le sfide e le esigenze specifiche delle PMI.
Secondo l’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano, ad oggi, soltanto l’11% delle PMI italiane investe con decisione nel digitale per rispondere a obiettivi di sostenibilità, mentre è pari al 19% la quota di quelle che vi investono parzialmente. Il resto delle PMI, ha in previsione degli investimenti (24%), attualmente non sta facendo investimenti in tal senso (17%) oppure non ha ancora intrapreso azioni concrete a riguardo, anche non legate al digitale (29%). Percentuali che cambiano per le grandi e grandissime aziende, per le quali invece il 29% investe con decisione nel digitale mentre il 44% parzialmente.
In questo contesto, l’accesso a competenze e orientamento è fondamentale affinché le PMI possano acquisire informazioni preziose sul proprio percorso di trasformazione che consenta loro di superare le barriere, abbracciare la sostenibilità e sfruttare efficacemente le tecnologie digitali per rendere la propria attività più competitiva sui mercati.
Per favorire la trasformazione, in primo luogo, i vertici aziendali dovrebbero costruire una solida cultura della sostenibilità, requisito essenziale per concretizzare una trasformazione verso un business più sostenibile e supportare le decisioni e le strategie incentrate sulla sostenibilità. Le aziende hanno perciò il compito di integrare una maggiore apertura al cambiamento dal punto di vista della cultura organizzativa e delle strategie commerciali.
In secondo luogo, dovrebbero coinvolgere gli stakeholders: la collaborazione favorisce la generazione efficace di idee, la risoluzione dei problemi e l’azione collettiva, guidando in definitiva l’innovazione e migliorando la competitività sul mercato.
Infine, dovrebbero favorire una migliore analisi e gestione dei big data, la tecnologia che può fornire il vantaggio più significativo alle PMI in quanto consente di avere un quadro chiaro della situazione attuale, di prevedere e interpretare cosa succederà in futuro, intervenendo con efficacia per gestire al meglio le situazioni, in termini operativi e strategici, e contribuendo in modo dirompente al processo decisionale. Un paradigma applicabile in ogni ambito, ognuno dei quali può contribuire alla sostenibilità, anche in maniera indiretta.