Julian Birkinshaw ci ha raccontato la sua versione sul cambiamento: è nei momenti difficili che la spinta all'innovazione è più forte.
Julian Birkinshaw ci ha raccontato la sua versione sul cambiamento: è nei momenti difficili che la spinta all'innovazione è più forte.
Se c’è una cosa che abbiamo imparato quest’anno, è che viviamo in un contesto di radicale incertezza, in cui da un momento all’altro tutto può cambiare. In questa situazione, quello che può fare la differenza è la capacità di adattarsi al cambiamento e reagire alle criticità inattese. È proprio intorno a questa riflessione che si è svolto l’evento Unprecedented Call for Innovation, organizzato dal Centro sul Cambiamento, la Leadership e il People Management della Liuc Business School e da SEW-EURODRIVE per il lancio di Industrial Innovation Lab.
All’evento, che si è svolto in forma digitale, ha preso parte anche Julian Birkinshaw, docente di fama mondiale della London Business School, che nel corso del suo intervento ha posto l’accento sull’urgenza e sulla necessità come motivi scatenanti del cambiamento. Proprio per questo i momenti di crisi sono quelli che, più di tutti, sono in grado di scatenare la corsa al cambiamento.
In un contesto in cui le aziende scontano la mancanza di una vera e propria cultura manageriale capace di favorire l’innovazione, c’è bisogno di un’evoluzione radicale che permetta di superare modelli di business obsoleti per intraprendere percorsi di trasformazione digitale che siano profittevoli per un’organizzazione ed è proprio in questo scenario che diventa strategico il ruolo di Industrial Innovation Lab.
Secondo Birkinshaw, infatti, l’innovazione non ha a che fare con la tecnologia ma con la capacità di trovare soluzioni a necessità nuove. I momenti di crisi, quindi, sono quelli che creano le condizioni perfette per innovare, per questi motivi:
In momenti di grande difficoltà come questi, quindi, scegliere di non innovare e mantenere lo stato delle cose significa regredire mentre tutto intorno cambia.
“L’innovazione è il carburante del successo a lungo termine. In un mondo competitivo come questo – ha detto Birkinshaw - non abbiamo altra scelta che continuare a innovare, per trovare modi migliori di fare le cose e venire incontro alle esigenze dei nostri clienti.”
In quest’ottica, anche la diffusione del Covid-19 può essere vista in modi opposti: da un lato la pandemia ha decretato la chiusura di molte attività, dall’altro si è rivelata un’occasione d’oro, come per le digital company, per esempio, che in questo periodo stanno ottenendo grandi risultati.
In un contesto così incerto e mutevole, diventano indispensabili i momenti di confronto, i punti di incontro, le occasioni di sperimentazione che sono in grado di favorire la condivisione di esperienze che fanno crescere un intero sistema.
Anche per questo è nato Industrial Innovation Lab, che è stato presentato nel corso dello stesso evento da Giorgio Ferrandino, General Manager di SEW-EURODRIVE, Vittorio D’Amato, membro del Comitato Direttivo della Liuc Business School e Professore Associato di Leadership & Management della Liuc – Università Cattaneo e Elena Tosca, Direttore del Centro sul Cambiamento, la Leadership e il People Management e del Master in Meccatronica & Management della Liuc Business School.
In quest’ottica il laboratorio assume il ruolo di facilitatore della crescita per le imprese che ne fanno parte e le aiuta a superare la visione individualista in cui si riconoscono. Il laboratorio, quindi, diventa un punto di riferimento per chi cerca opportunità di sperimentazione per innovare, un luogo in cui confrontarsi con chi sta facendo lo stesso percorso di cambiamento e può dare nuovi punti di vista per la crescita, sia a livello accademico sia a livello aziendale.
Ora più che mai, fare squadra e superare la paura di condividere il proprio know-how con la concorrenza costruendo un percorso collaborativo, può fare la differenza per crescere davvero e andare incontro al mercato con una nuova sicurezza.