La chiave per rimanere leader sul mercato e muoversi con successo in ambiti stimolanti e creativi è aprirsi al dialogo tra realtà diverse ma con la stessa voglia di innovare. È inoltre fondamentale applicare interventi migliorativi e, talvolta, di radicale mutamento nei processi organizzativi, sistemici e produttivi. Ecco perché Progalvano, azienda produttrice di rotoburatti e accessori per impianti galvanici, ha scelto di entrare a far parte di Industrial Innovation Lab.
Negli anni l’azienda ha riposto grande fiducia in laboratori e gemellaggi: collabora con il Politecnico di Milano e da oltre 10 anni fa parte di un network di imprese che lavorano con l’Università Cattolica. “Abbiamo sempre ritenuto il dialogo con le altre realtà una fonte di crescita - afferma il presidente, Ferdinando Cuzzolin -. Proprio in virtù di queste esperienze positive, abbiamo scelto di aprirci a sinergie nuove scegliendo di partecipare a Industrial Innovation Lab. Il nostro desiderio è quello di confrontarci con imprese lontane dal nostro ambito di influenza, ampliando così i nostri orizzonti”.
Progalvano è una realtà certificata made in Italy, che nasce nel 1967 come azienda produttrice di impianti e prodotti chimici per la galvanica. Si sviluppa negli anni specializzandosi successivamente, nella sola produzione dei rotoburatti per le linee galvaniche. Oggi il core business dell’azienda consiste proprio nella progettazione, produzione e commercializzazione di rotor per i vari trattamenti di finitura delle minuterie metalliche, tra i quali la stagnatura, la zincatura, la nichelatura, la doratura, l’argentatura e molti altri. Opera in diversi settori finali: Zecche di Stato, luxury, automotive, telefonia, arredamento, sensoristica, fastening, elettronica, aeronautica, moda…
“La nostra è sempre stata un’azienda con una visione proiettata oltre i nostri confini. Negli anni 80 ci siamo dedicati ai mercati esteri: vendevamo in molti paesi europei. Negli Anni 90 eravamo presenti in Brasile, Turchia, Israele, tutta Europa e la nostra quota export raggiungeva già il 40% - spiega Matteo Cuzzolin, seconda generazione in azienda, Technical Manager di Progalvano -. Dal 2010 manteniamo una crescita costante di fatturato: abbiamo avuto la fortuna di riuscire a supportare questo sviluppo con investimenti in nuovi macchinari e una nuova cultura aziendale, che ci hanno permesso di diventare sempre più digitalizzati ed efficienti”.
Progalvano è oggi presente in tutti e 5 i continenti, in più di 60 paesi, grazie ad una rete molto articolata di distributori. Ha inoltre società di rappresentanza in diversi paesi quali la Spagna, Il Regno Unito, la Corea del Sud, il Brasile e molti altri. Ad oggi, una piccola quota societaria è coreana, scelta che ha permesso di ampliare ulteriormente la propria presenza nei mercati asiatici.
La storia di Progalvano si snoda lungo traiettorie precise, che vanno da sempre nella direzione dell’ampliamento, della crescita e delle partnership. La propensione all’innovazione si traduce, negli gli ultimi anni, nella spinta verso la digitalizzazione dell'impresa attraverso un unico software gestionale per amministrazione, produzione e magazzino: un cambiamento organizzativo importante, che ha l’obiettivo di implementare e favorire il dialogo tra i macchinari in un unico processo di sinergia e condivisione di dati.
Il processo di crescita in corso è partito dal rinnovamento del parco macchine in ottica di Industria 4.0 e procede con la realizzazione di un magazzino sempre più efficiente, oltre allo sviluppo del digital and web marketing e al costante miglioramento del proprio software interno, sempre più customizzato rispetto al lavoro dei dipendenti Progalvano.
“La digitalizzazione in azienda è iniziata nel 2018 - conclude Francesca Cuzzolin, Sales & Marketing Manager di Progalvano - e sta generando un impatto molto positivo perché il percorso che stiamo portando avanti è costituito da equilibri, compromessi e reciprocità tra collaboratori senior e nuove leve. Abbiamo ridisegnato i processi e i flussi aziendali, rendendoli più snelli ed efficienti. Tutto questo ha permesso anche maggiore uniformità nel servizio tra clienti e fornitori, in quanto consente l’applicazione di un unico, omogeneo standard di servizio”.