L’affermazione della robotica collaborativa ha trasformato gli ambienti industriali in ambienti ibridi dove macchine e operatori lavorano a stretto contatto. I robot sono passati dall’essere macchine pericolose, destinate a operare all’interno di spazi segregati a grandi alleati per l’automazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Ed è grazie agli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale (AI) che si è riusciti a creare quella connessione intelligente tra percezione e azione che è al cuore della definizione della robotica. Ad oggi la robotica collaborativa promuove efficienza e sostenibilità all’interno delle fabbriche, aiutando le aziende a porre le basi per quella manifattura umano-centrica che sarà il cuore dell’Industria 5.0.
La robotica collaborativa viene oggi utilizzata all’interno delle fabbriche in numerose applicazioni in grado di promuovere efficienza e sostenibilità lungo più direttive.
Ad esempio, i robot collaborativi hanno sostituito gli operatori in molte applicazioni a basso valore cognitivo (come operazioni di assemblaggio, verniciatura, o pick & place etc.), liberando così la forza lavoro per mansioni a più alto valore cognitivo e meno ripetitive.
In altri casi, i robot collaborativi (o cobot) sono impiegati per assistere e proteggere il lavoratore in alcuni movimenti. È il caso degli esoscheletri, dispositivi indossabili equipaggiati con motori elettrici e algoritmi di AI che supportano l’operatore in quei movimenti che pongono un carico sul suo apparato muscolo-scheletrico. In questo modo, riducono il carico di movimenti ripetitivi e pesanti sul fisico dell’operatore, riducendo anche il rischio di malattie dell'apparato muscolo-scheletrico, tra le cause più comuni di malattie legate al lavoro.
L’affermazione della produzione di massa personalizzata spinge le aziende a ricercare modelli produttivi sempre più flessibili. Linee e macchinari devono potersi facilmente riconvertire per potersi adattare alle specifiche del singolo prodotto.
Al tempo stesso, a questo bisogno di flessibilità e velocità si unisce quello di efficienza, necessaria a ridurre i consumi e quindi anche l’impatto ambientale dei processi industriali. I veicoli a guida autonoma (AGV) sono un tassello fondamentale a questo passaggio, in quanto promuovono flessibilità anche a livello di layout di fabbrica. Gli AGV, infatti, possono essere utilizzati per la movimentazione di componenti e prodotti lungo le varie stazioni della linea o tra linee diverse.
Ma non solo, perché possono essi stessi trasformarsi in banchi di lavoro per il personale, adattabili alle caratteristiche di ciascun operatore.
Nei prossimi anni sarà proprio dall’interazione e l’integrazione della robotica collaborativa con alcune tecnologie 4.0 (e altre tecnologie) che nasceranno altri interessanti ambiti applicativi.
In primo luogo, alla carenza di profili specializzati nell’industria i manufacturer di sistemi di robotica collaborativa stanno rispondendo proponendo soluzioni “plug & play”. Soluzioni sempre più facili e intuitive da utilizzare con strumenti che semplificano la programmazione anche ai non esperti, come funzionalità di drag & drop o programmazione a partire dai movimenti dell’operatore.
Secondo alcuni esperti, inoltre, la disciplina si muoverà verso prodotti sempre più accessibili anche a livello economico, che permetterà anche alle PMI di accedere alle possibilità di automazione offerte dalla robotica collaborativa.
Ulteriori sviluppi della sensoristica e degli algoritmi di AI permetteranno ai robot di migliorare la conoscenza dell’ambiente circostante. Ciò consentirà di pensare ad applicazioni della robotica collaborativa anche in ambienti meno strutturati.
Grazie all’AI, i root svilupperanno anche la capacità di reagire e riprogrammarsi in base agli stimoli ricevuti dall’ambiente, aumentandone così l’autonomia decisionale. Non solo i robot saranno quindi più autonomi, ma questa migliore percezione dell’ambiente e capacità di adattamento ne aumenterà ulteriormente la sicurezza.
Infine, con gli sviluppi del 5G e la diffusione di connessioni wireless rapide e a latenze costanti, aumenteranno le applicazioni di robotica collaborativa che richiedono una guida da remoto. I robot potranno essere quindi impiegati in quegli ambienti che sono difficilmente raggiungibili o dove la presenza dell’operatore andrebbe a discapito della sua sicurezza.
La robotica collaborativa continuerà a costruire nei prossimi anni un’industria sempre più efficiente e flessibile, sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.