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La blockchain nell'Automotive e nell'Agritech: nuove frontiere del tracciamento

Scritto da Industrial Innovation Lab | 28-lug-2022 7.00.00

La blockchain può trovare nel contesto imprenditoriale italiano interessanti applicazioni. L’economia italiana è caratterizzata dalla prevalenza di PMI in settori industriali orientati all’esportazione, come nella produzione di mobili, alimenti e bevande, macchinari, sostanze chimiche, computer, apparecchiature elettriche e automobili.

I prodotti del Made in Italy sono conosciuti e apprezzati all’estero, ma proprio per questo sono anche esposti al rischio di contraffazione. Dal 2018 il Ministero dello Sviluppo economico, insieme all’Ocse, analizza l’impatto della violazione dei diritti di proprietà intellettuale (PI) sull’economia italiana.

Secondo l’ultimo rapporto prodotto (2021), nel 2018 la violazione dei diritti di PI ha causato un danno alle imprese pari a 16,9 miliardi di euro. Perdite che impattano anche l’occupazione nei settori maggiormente colpiti, senza contare il danno di immagine per i brand interessati.

La pandemia ha da un lato interrotto alcune delle principali rotte di contraffazione, dall’altro ha portato al moltiplicarsi dei marketplace online inerenti alla vendita di beni contraffatti.


Perché la blockchain è rilevante per le PMI italiane

Un aiuto alla tutela dei prodotti italiani può venire proprio dalla blockchain, termine che deriva dall’inglese “catena di blocchi”. Si tratta di un database o, appunto, un registro distribuito e condiviso tra gli utenti di un network, i “nodi” della catena. 

In quanto database, una blockchain memorizza elettronicamente le informazioni in formato digitale. Informazioni che, diversamente da quanto avviene nei registri tradizionali, sono decentralizzate. Questo significa che i database basati su blockchain distribuiscono i dati tra i nodi di una rete.

Ciò implica che il database è sicuro, senza richiedere che nessun partecipante alla rete si fidi di un altro, poiché ognuno di essi memorizza la storia completa delle transazioni. Una volta registrati, i dati non possono essere modificati o cancellati: la blockchain quindi tutela l’incorruttibilità, la trasparenza e la tracciabilità delle informazioni. Attraverso l’utilizzo di sensori IoT, inoltre, è possibile automatizzare il processo di registrazione dei dati.


Tracciabilità e sicurezza: i vantaggi della blockchain per le PMI

La blockchain, quindi, fornisce le informazioni aggiornate a tutti gli utenti della catena, senza il bisogno di eseguire copie elettroniche tra mittente e destinatario, assicurando nel contempo immutabilità e trasparenza.

Caratteristiche che rendono questa tecnologia particolarmente rilevante per applicazioni nelle supply chain, poiché è in grado di fornire garanzie in materia di provenienza, trasporto, trattamento, magazzinaggio dei beni e più in generale per la gestione della catena di approvvigionamento.

Il sistema dei registri distribuiti può quindi permettere di tracciare la provenienza di un prodotto, aiutando così a combattere la contraffazione dei prodotti. Al tempo stesso, con l’aumento della trasparenza dei prodotti le aziende possono anche migliorare la fiducia dei consumatori nei loro confronti.


La blockchain nell’Agritech

Un tema che è particolarmente rilevante per le aziende che operano nell’Agritech, tra i settori più colpiti dalle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Sempre secondo i dati Ocse, infatti, queste violazioni hanno comportato per le aziende una perdita di 3,2 miliardi di euro nel 2018.

Proprio le PMI sono tra le aziende che possono trarre maggiore beneficio dall’utilizzo di questa tecnologia basata sulla revisione peer-to-peer. Rimuovendo il bisogno di documenti (sia cartacei che elettronici) e la necessità di un intermediario che convalidi l’informazione si riducono tempi e costi del processo.

La tecnologia è anche utilizzata per tracciare i pagamenti da e per i fornitori lungo la catena di approvvigionamento.


Altri vantaggi della blockchain per le PMI dell’Agritech

La certificazione del prodotto, visibile a tutti gli utenti della catena, non viene utilizzata unicamente per attestarne la provenienza. Le informazioni possono riguardare, ad esempio, l’impiego di trattamenti chimici, le condizioni atmosferiche e le risorse idriche legate alla misurazione della qualità dei prodotti agricoli.

Potendo accedere a queste informazioni, il consumatore ha quindi la garanzia che il prodotto che sta acquistando rispetti le specifiche richieste. Una trasparenza che, anche vista la crescente attenzione alla sostenibilità, può aiutare le aziende a migliorare la brand reputation.


La blockchain nell’Automotive

Vantaggi che rendono la tecnologia particolarmente appetibile anche alle PMI dell’Automotive. Le catene di fornitura del settore automobilistico sono notoriamente complesse e coinvolgono più tipologie di fornitori: da quelli che si occupano delle materie prime, alle parti di ricambio, ai componenti e ai sistemi.

La presenza di così tanti attori porta inevitabilmente a inefficienze e vulnerabilità, che possono riguardare, ad esempio, l’introduzione nella catena di fornitura di pezzi contraffatti.

Anche in questo caso, la trasparenza e l'immutabilità delle informazioni registrate nella blockchain può essere d'aiuto.

Le soluzioni basate su blockchain possono garantire che la stessa catena di fornitura sia condivisa tra tutti i partecipanti, riducendo al minimo il rischio di inserimento di parti contraffatte. Lo stesso principio può essere applicato nei veicoli usati, dove è spesso difficile certificare le vere “condizioni di salute” del mezzo, la provenienza e lo storico dei proprietari.


Automotive, nuovi servizi grazie alla blockchain

Inoltre, i registri distribuiti aprono per le PMI nuove opportunità di business. Facilitano, ad esempio, l’erogazione dei servizi esistenti e consentono di allargare l’offerta ai clienti, attraverso l’utilizzo di smart contracts, i contratti intelligenti.

Questi permettono di definire rapporti di natura contrattuale conferendo autonoma esecuzione ai termini programmati al verificarsi di certe condizioni definite ex ante. Essendo visibili a tutti i partecipanti della rete, questi contratti forniscono ad aziende e clienti una tutela maggiore sul rispetto delle obbligazioni stabilite.

Le PMI possono quindi utilizzare questi contratti nell’erogazione dei servizi, come nel caso di ridesharing e il carsharing. L’utilizzo della blockchain in queste applicazioni consente di automatizzare diversi processi, come la presentazione di domande di noleggio e i pagamenti.

Le aziende che offrono servizi di car rental, inoltre, possono utilizzare la blockchain per archiviare le informazioni relative ai clienti e ai noleggi. Informazioni che possono tornare utili in caso di incidenti.

La trasparenza e la tracciabilità delle informazioni registrate nella blockchain, quindi, permette alle aziende di semplificare e automatizzare il registro di dati importanti. Dati che sono tutelati da manomissioni e perdite, a vantaggio sia delle aziende che dei consumatori.