Industrial Innovation Lab

Costruire la transizione sostenibile: il ruolo delle performance e delle scelte energetiche

Scritto da Industrial Innovation Lab | 18-lug-2024 15.00.45

Il tema della sostenibilità è centrale per lo sviluppo delle imprese e dell’economia, non solo per il necessario confronto con una normativa che, a partire dal “green deal” europeo e dagli obiettivi di Agenda 2030, è sempre più stringente, ma anche come opportunità strategica per scegliere un approccio vincente nei risultati che si possono raggiungere. Un ottimo esempio in questo senso è dato dalle scelte energetiche che condizionano in modo molto forte ogni attività e su cui incidono variabili complesse, dall’innovazione tecnologica agli scenari geopolitici. 

Come costruire, dunque, la transizione sostenibile? Le imprese sono pronte a investire in innovazione per avere un vantaggio anche in termini di performance? La sostenibilità “conviene”?


Transizione sostenibile: energia pulita e innovazione
  

In un'ottica di lungo periodo, la transizione sostenibile non è più una fra diverse alternative possibili ma, come dimostrano diversi studi, è l’unica strada percorribile per riuscire a mantenere le risorse necessarie per una popolazione in crescita. È un dato di fatto che coinvolge tutti, in modo sistemico, e che dimostra come un modello economico basato sulla crescita e la competitività non sia più percorribile in quanto fallimentare a lungo termine. Intanto l’innalzamento della temperatura globale sta seguendo un ritmo più veloce rispetto alle previsioni del 2015 mentre le azioni per ridurlo stentano a decollare.   

Non a caso, il goal 7 “Energia pulita e accessibile” è centrale nell’Agenda 2030 e rispecchia una maggiore consapevolezza anche da parte delle persone. Ma è ancora molta la strada da fare se si pensa che l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico, in base agli obiettivi europei. Nel 2023, solo in Italia la produzione di energia da fonti rinnovabili come l’energia idroelettrica, eolica, solare, geotermica, da biomasse, ha toccato il 43,8%.   

Per quanto riguarda invece il Goal 9 "Imprese, innovazione e infrastrutture", secondo i risultati del sondaggio Ipsos nel Rapporto ASviS 2023, la percezione della sua importanza è ancora bassa. È al 15esimo posto (su 17) nella classifica delle priorità dell’opinione pubblica italiana sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Inoltre, per il 52% degli imprenditori si percepisce una maggiore attenzione ai comportamenti sostenibili rispetto al passato, ma spesso non si sa che strategia adottare. Infine, il 95% degli imprenditori ritiene siano necessari aiuti pubblici per poter accelerare la transizione verso la sostenibilità.


Transizione sostenibile: investire in rinnovabili e persone
 

Secondo uno studio di Abdullah Emre Caglar, Muhammet Daştan, Emre Bulut, Cumali Marangoz, una strategia basata su crescita economica, apertura commerciale e competitività porta a peggiorare la qualità ambientale mentre gli investimenti in energie rinnovabili e in capitale umano portano a governare la transizione e generare una migliore sostenibilità  

Il circolo virtuoso che nasce dall’innovazione applicata a nuovi processi per ottenere una migliore o una maggiore energia rinnovabile deriva dalla scelta di puntare sul capitale umano, sulle persone, sulle idee. La transizione sostenibile è quindi un processo in cui l’innovazione è la chiave e le persone sono il motore per creare un generale miglioramento delle performance dell’impresa.  

In un approccio sistemico, il cambiamento che passa dalle scelte energetiche improntate all’innovazione e alla sostenibilità genera un vantaggio diffuso, perché tenere sotto controllo l’utilizzo di risorse permette di creare sistemi più efficienti, con meno sprechi e, a tendere, meno costi, non solo dal punto di vista ambientale. Riuscire a realizzare di più con meno è il fine ultimo di una strategia sostenibile non solo ambientale ma, prima ancora, economica.


Transizione sostenibile: innovazione e sostenibilità
 

In occasione del convegno “Digital e Green: le PMI e il Paese verso la twin transition”, dai dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, è emerso che il 2024 può essere l’anno in cui gettare le basi per “un salto” sul fronte dell’innovazione digitale e sostenibile 

La digitalizzazione è una leva potente per l’innovazione anche in ottica sostenibile. L’ostacolo principale a questo sviluppo è rappresentato dalla mancanza di competenze adeguate e specifiche (34%). 

La sostenibilità è una priorità che le imprese perseguono attraverso innovazione e digitalizzazione. Il 76% delle imprese, infatti, la considera un obiettivo primario e il 57% utilizza strumenti digitali per raggiungerlo.  

Ecco, dunque, che la transizione sostenibile si costruisce grazie all’innovazione che mira a migliorare le performance, utilizzando meno risorse, nella consapevolezza che ogni azione determina conseguenze in modo sistemico. Le scelte energetiche sono la leva di questa transizione: il carburante migliore per le imprese che puntano a uno sviluppo sostenibile è l’innovazione.